Ci sono fuochi che ardono la vita con tanta passione che non si può guardarli senza strizzare gli occhi. Non puoi spegnerli come una candela: il vento li alimenta. Non puoi soffocarli né rinchiuderli: gli ostacoli li nutrono. Certi cuori esigono un palcoscenico più grande per recitare la propria parte. Non regala niente la Sicilia di inizio Novecento a chi niente ha. Nemmeno l’amore si può permettere Rosario, perché Rosa, la ragazza che ama, è destinata a un buon partito, non a lui. Ma Rosario ha un fuoco dentro che brucia, e un desiderio insaziabile di riscatto. Dalla sua ha la fame, la gioventù, un’incrollabile fiducia in se stesso. E la certezza che l’America sia là per lui da conquistare. Così accade. New York non è lastricata d’oro come facevano credere gli agenti delle compagnie di navigazione, ma dal momento in cui mette piede a Ellis Island nel 1908, Rosario non perde un giorno. Ben presto, con Rosa al suo fianco, e i figli che la loro passione porta, il suo sogno non avrà più limiti. Trasforma il suo passatempo, la musica, in un affare. Il suo quartetto di musica siciliana conquista prima Brooklyn, poi l’America. Arrivano i contratti con le case discografiche, i dischi, la fama. La ricchezza. La famiglia Catalano conquista il posto che merita. Rosario è un abile imprenditore, spregiudicato nel comprare a pochi dollari spartiti che ne rendono migliaia, e senza timore nel tenere testa alla Mano Nera, la mafia italoamericana delle estorsioni. Ma la Sicilia non si cancella facilmente dal cuore, ed è lì che Rosario e Rosa tornano quando tra minacce e amici che tradiscono, hanno bisogno delle loro radici. Ed è sempre da lì che Rosa, coraggiosa e fiera come sono le donne siciliane, prenderà in mano le sorti dei Catalano.