La tua favola inizia davvero quando capisci che il lieto fine sei tu. Se vuoi trasmettere qualcosa - un pensiero, un’idea, un concetto - trasformalo in una storia e tutti se la ricorderanno. È questo che fanno le favole. E quelle che ascoltavamo da bambine ancora di più: i semi che hanno lasciato sono cresciuti con noi, anche a nostra insaputa. Per questo donne brillanti, magari con ottimi studi, lavori gratificanti, vite piene, spesso inciampano in storie sentimentali sbagliate: per colpa di quella stronza di Cenerentola, a cui gli psicologi hanno dedicato persino una sindrome. E che dire di quella mentecatta di Biancaneve? O della Bella addormentata? La faccenda dell’attesa dell’unico, perfetto principe, quello che fa scattare l’amore a prima vista, che in cambio di un amore "incondizionato" pretende di mortificare la tua libertà e intelligenza, agisce nel profondo. È un effetto collaterale delle fantasie da fiaba più tossiche, che si sono insinuate nella nostra testa da bambine spacciandosi per verità. Perché in fondo noi siamo ciò che crediamo, e le storie che assimiliamo nell’infanzia hanno un impatto potente sul nostro inconscio e sulla nostra percezione. Per questo troppo spesso, per inseguire modelli e obiettivi irrealistici, dimentichiamo di coltivare la prima storia d’amore veramente importante: quella con noi stesse. Con arguzia, intelligenza, una solida impostazione psicologica e molta esperienza sul campo, queste pagine ispirate ti insegneranno a spezzare l’incantesimo dei cliché che impediscono alla versione migliore di te di spiccare il volo e ti precludono relazioni davvero soddisfacenti. E ti condurranno a rimetterti al centro per diventare tu stessa l’eroina della tua storia felice.