L'intera vicenda raccontata da George Orwell si svolge all'interno della fattoria padronale del signor Jones, un fattore perennemente ubriaco che, spesso e volentieri, maltratta le proprie bestie. Una sera gli animali, stanchi di essere sfruttati dal loro padrone, indicono una riunione in cui a prendere voce è un anziano maiale di dodici anni, il Vecchio Maggiore, da tutti ammirato e stimato. Dopo aver raccontato agli altri animali della fattoria il suo sogno, in cui tutti venivano liberati dalla schiavitù dell'uomo, il Vecchio Maggiore si lancia in un appassionato discorso ed esorta tutti a unirsi e a ribellarsi all'umano oppressore in modo che, in un futuro prossimo, possano essere liberi. Il Vecchio Maggiore muore improvvisamente tre notti dopo, senza poter cogliere i frutti del proprio discorso. Feroce satira politica e ispirato alla Guerra civile spagnola (1936-1939), "La fattoria degli animali" vuole offrire una visione alternativa del leninismo prima e del comunismo poi attraverso un racconto a tratti fiabesco. Ogni animale impersona uno specifico personaggio del regime stalinista e ne denuncia i contorni totalitari, evidenziando la forte delusione degli utopici ideali della rivoluzione. Un romanzo che ha segnato un'epoca ed è diventato un libro di culto delle vecchie e nuove generazioni.