"Io, Asimov" è il memoir di uno dei più prolifici, influenti e visionari scrittori di sempre: la vita di Isaac Asimov, raccontata da Isaac Asimov. Per spiegare l’esistenza di uno tra i più grandi maestri della fantascienza mondiale, bisogna partire da un paradosso emblematico: Isaac Asimov, l’autore di decine e decine di racconti sui viaggi interstellari, aveva paura di prendere l’aereo. D'altronde, non ne aveva bisogno. Dalla sua scrivania, armato solo di una macchina da scrivere e della sua fantasia, Asimov ha immaginato e creato mondi dall’ampiezza sconfinata, remoti universi alieni, civiltà galattiche in conflitto e robot capaci di sembrare più umani degli umani. Su quel legno, in quella stanza angusta ha composto centinaia di romanzi, novelle, saggi, articoli, raggiungendo e facendo sognare milioni di persone in tutto il mondo. In quest’opera però ha scelto di parlare di sé, rivelandosi come mai aveva fatto altrove: dall’infanzia vissuta a Brooklyn nel negozio di dolciumi dei genitori, una coppia di immigrati russi, all’adolescenza con le prime scoperte letterarie; dalle ricerche sperimentali per l'aeronautica durante la Seconda guerra mondiale all’incontro con Gorbačëv alla fine della Guerra fredda; dal primo rifiuto editoriale alle offerte a cinque cifre per le sue storie e alle contese per aggiudicarsi le sue prestazioni di conferenziere. Quest’opera è l’autoritratto di un uomo ambizioso, dedito interamente e monasticamente alla scrittura, in grado di alternare esegesi bibliche a saghe interplanetarie, romanzi polizieschi a saggi di fisica. La storia, ordinaria e unica, del primo uomo davvero capace di viaggiare nello spazio, inventando un futuro che non avrebbe visto mai.