"O veramente felice età nostra, o beati artefici, che ben così vi dovete chiamare, da che nel tempo vostro avete potuto al fonte di tanta chiarezza rischiarare le tenebrose luci degli occhi e vedere fattovi piano tutto quel ch’eradifficile da sí maraviglioso e singulare artefice: certamente la gloria delle fatiche sue vi fa conoscere et onorare, da che ha tolto da voi quella benda che avevate inanzi gli occhi della mente, sí di tenebre piena, e v’ha scoperto il velo del falso, il quale v’adombrava le bellissime stanze dell’intelletto. Ringraziate di ciò dunque il cielo e sforzatevi d’imitar Michele Agnolo in tutte le cose."