Mark Rothko era un uomo geniale e, a causa di questa sua genialità, sempre fuori posto. Immigrato negli Stati Uniti con la famiglia nel 1913, impara l’inglese con estrema velocità e riesce addirittura a ottenere una borsa di studio a Yale. Rifiuta però presto l’insegnamento accademico e decide di trasferirsi a New York, dove avviene il suo incontro con la pittura. Dopo anni di difficoltà, negli anni Sessanta il valore artistico di Rothko viene finalmente riconosciuto, portandolo ad essere uno dei più grandi artisti del Novecento, nonostante la sua tragica e prematura morte. Questo libro è dunque un omaggio ai colori e alle emozioni di Rothko, un artista poco compreso in vita ed esaltato dopo la morte. Un’immersione nell’immediatezza delle opere di questo pittore straordinario, ideatore di un linguaggio visivo inedito e dotato di un’eccezionale, apparente semplicità.