1945: fine della Seconda guerra mondiale, disfatta della dittatura nazista, nuovo inizio per la Germania. Romano Guardini tenne in questo anno spartiacque – un importante punto di svolta anche nella sua vita e nella sua opera – le sei conferenze qui raccolte. Se durante la catastrofe molti rimasero ammutoliti e anche la voce di Guardini si fece sentire solo in modo tentennante, la prima volta in assoluto in cui parlò dopo la guerra fu l’8 luglio a Memmingen, di fronte alla gioventù cattolica. Come guida spirituale, le sue prime parole su ciò che era appena accaduto sono per i giovani monito ma anche incoraggiamento. Guardini individua la menzogna quale tratto principale dell’epoca nazista. Di contro, è dalla verità – anche dalla verità delle parole che la propaganda ha svuotato del loro senso – che è necessario ripartire affinché l’esistenza umana possa di nuovo essere giusta. E guardare al futuro.