Un’imbarcazione galleggia in un desolato porto messicano. La Niña de Gibraltar è una goletta davvero malconcia, ma Corto non riesce a staccarsene: quella barca porta il nome di sua madre, la splendida gitana di Siviglia, ed è tutto ciò che gli ha lasciato suo padre. Pur di recuperare i soldi necessari a riparare La Niña, è disposto anche a fidarsi di Bocca Dorata, la misteriosa sacerdotessa che pochi mesi prima l’ha abbandonato su un’isola mentre erano alla ricerca di un fantomatico continente scomparso. Corto si ritrova così nello Yucatán, dove un console americano tiene sotto controllo un sito archeologico maya attorno al quale gravitano studiosi, avventurieri, rivoltosi e predoni di ogni sorta.