Roma, 1870. Il vecchio mondo crolla e il nuovo sta per nascere. Stato Pontificio, 1870. Pietro è un orfano fuggito da Novara insieme alla Contessa, una donna elegantissima, dagli occhi color ametista. Marta invece è cresciuta viaggiando col circo, insieme a giocolieri, acrobati e trapezisti. I loro destini si incrociano per caso, come i loro sguardi. Quando arrivano a Roma, restano entrambi incantati dalla città, l’unica al mondo che sa essere bella e corrotta, marcia e seducente allo stesso tempo. Eppure, a meno di un decennio dall’unificazione del Regno d’Italia, la Città Eterna è una polveriera. "Roma libera" è il motto segreto che passa di bocca in bocca tra gli straccioni dei vicoli e tra i giovani aristocratici: "Siamo tutti fratelli, tutti carne italiana". Ma cosa significa essere italiani per due come loro, che non hanno mai avuto una casa e una famiglia? Mentre la tensione sale e le truppe del Papa sorvegliano le strade vicino a Porta Pia, prima che cominci la battaglia, Marta e Pietro dovranno farsi coraggio e decidere da che parte stare.