Per capire che cosa abbia rappresentato Berlusconi per l’Italia, bisogna sapere innanzitutto chi è stato davvero Silvio, il Cavaliere. "L’uomo del fare", come si è autodefinito più volte? "L’uomo dei miracoli", come è stato descritto in vita e anche dopo dagli adoratori? Oppure il male in persona, come sostengono da sempre gli antiberlusconiani duri e puri? Per aiutarci a sciogliere l’enigma dell’uomo Berlusconi, torna in libreria la biografia ormai "classica" del Cavaliere scritta da Paolo Guzzanti e aggiornata agli eventi del 2023 e alla scomparsa del protagonista. Un racconto per nulla compiacente, anzi dissacrante e a tratti feroce, ma senza la solita litania di accuse. Paolo Guzzanti è uomo di grandi passioni, una delle menti più anticonformiste del giornalismo italiano. Tutti sanno del suo "innamoramento" per il Cavaliere, nel quale ha creduto – invano, secondo Guzzanti – di riconoscere il possibile leader di una rivoluzione liberale italiana. Già in tempi non sospetti il giornalista aveva denunciato la progressiva ibernazione del Parlamento, la mancanza di democrazia interna al partito e la selezione del personale politico secondo criteri di sex appeal. Uscito dall’orbita del Cavaliere, Guzzanti ne ha restituito un ritratto molto ravvicinato, personale e indiscreto, ripercorrendo anche la sua storia familiare attraverso due lunghe interviste esclusive a Berlusconi e alla madre Rosa. E raccontandoci di quell’ultimo incontro con Silvio, nel marzo del 2023, quando ormai l’autunno del Cavaliere aveva assunto i colori più cupi dell’imminente distacco.