Nell'interrogare il linguaggio quale luogo di apertura al mistero dell'essere, spesso Heidegger si è rivolto alla parola poetica, in particolare alle opere di Hölderlin, George, Tralk, Rilke. Nel testo che presentiamo, brevi parole introducono ogni partitura poetica e ne illustrano la singolare situazione di paesaggio da cui la poesia ha preso le mosse. In due o tre righe di prosa, spesso altamente poetica essa stessa, Heidegger riesce a delineare uno stato d'animo di trepida attesa in uno sfondo in cui le forze naturali irrompono violente oppure si dispongono in una pacata composizione. La singolarità delle connotazioni, le inconsuete sottolineature, tutto contribuisce a stabilire un rapporto col mondo circostante che è insieme distacco dalla sua immagine ordinaria e partecipazione ad un nuovo volto inconsueto. Da questa rottura con la consuetudine nasce la poesia.