«La cronologia dell’opera di Capa, vero e proprio monumento nella storia della fotografia, scandisce le pagine di questo libro ricchissimo di immagini, dando da un lato l’idea della sua vastità e dall’altro delineando il modo in cui il fotografo opera sul campo. Il volume traccia le tappe principali di un percorso la cui brillantezza non ha pressoché eguali, lasciando emergere diverse "icone" da questo corpus eccezionale. I suoi resoconti di guerra ne hanno plasmato la leggenda, come afferma Michel Lefebvre nel suo saggio, ma Capa, pur risultando spesso il primo e il più vicino, ci mostra la realtà anche da altre angolazioni: le sue immagini descrivono momenti che ci rimandano all’uomo, alla sua sensibilità verso vittime e migranti, evocando così il suo viaggio dalla nativa Ungheria. Si dice che la musica riveli se stessa tra le note: questo libro lascia intravedere alcune sfaccettature di un personaggio complesso, intraprendente e indubbiamente mai del tutto soddisfatto, che non esita a rischiare la propria carriera come la propria esistenza. Se Capa ha mostrato una personalità da giocatore, la sua opera assume una dimensione epica che non sfuggirà al finale tragico» (Gabriel Bauret)