Una delle particolaritŕ che rendono affascinante il "Cratilo" č la difficoltŕ di individuare in modo univoco ed esclusivo l'argomento del dialogo. Due questioni, appartenenti per noi a due ambiti distinti, sono inserite da Platone in un'unica argomentazione: č il caso della discussione sulla possibiliŕ di dire il vero e il falso - che č per noi un problema logico e linguistico - accostata alla considerazione del relativismo conoscitivo, che č un problema gnoseologico. Di fatto, insistendo ora su una ora sull'altra coordinata teorica, si puň riconoscere l'oggetto del "Cratilo" nell'analisi del valore conoscitivo del linguaggio, oppure nello studio del rapporto fra nome e cosa nominata o, ancora, nell'indagine sull'origine del linguaggio.