Pochi personaggi hanno impresso il loro marchio sul Rinascimento italiano quanto Cesare Borgia, detto il Valentino. Con gli eccessi e le contraddizioni, la vivida intelligenza e la sfrenata ambizione, la mancanza di scrupoli e la sensibilità artistica e culturale che lo hanno caratterizzato, il figlio illegittimo di papa Alessandro VI nonché fratello della celebre Lucrezia, ha polarizzato su di sé l’attenzione dei contemporanei e dei posteri, assurgendo a simbolo di un’epoca di forti contrasti. Un’epoca che ha prodotto, accanto a ricche espressioni artistiche, efferatezze di ogni sorta, guerre e saccheggi che hanno reso la penisola terra di conquista e campo di battaglia tra potenze italiche e straniere. Figlio di un pontefice, cardinale adolescente, giovane condottiero, forse assassino del fratello, smodato negli appetiti e megalomane nella visione, Cesare Borgia ha sempre offerto ampi spunti a storici e romanzieri per descrivere, attraverso la sua breve ma spettacolare carriera, un’età dalle tinte davvero forti.